Con la sua cinquantaduesima video-lezione intitolata “Claudia von Werlhof e la variante eco-radicale del femminismo” “Donne e Pensiero Politico – DoPP” compie un salto nello spazio e nel tempo e dalla Gran Bretagna primo novecentesca di Virginia Woolf passa alla Germania dei giorni nostri, prendendo in esame una delle figure più interessanti all’interno del panorama del femminismo europeo, la sociologa e politologa tedesca Claudia von Werlhof (1943-). Dopo il conseguimento della laurea in sociologia presso l’Università di Colonia (1974) e prolungati soggiorni di ricerca in Sudamerica, Claudia von Werlhof ha lavorato a Bielefeld e a Francoforte. Dal 1988 al 2011 ha infine ricoperto la prima cattedra di studi femminili in Austria, presso l’Università di Graz.
Il suo maggior contributo teorico consiste nell’aver inaugurato un filone innovativo di studi – il cosiddetto eco-femminismo o femminismo green – nell’ambito del quale, coniugando pacifismo, ambientalismo, femminismo e critica nei confronti della globalizzazione neoliberista, ha elaborato una teoria critica del patriarcato volta a denunciarne i nessi strutturali con il capitalismo e con le diverse forme di sfruttamento praticate ai danni delle donne, degli animali e della natura. A presentarcene il profilo intellettuale, introducendoci ai concetti fondamentali della sua riflessione, è Marzia Ponso, docente di Storia contemporanea presso il “Dipartimento di Culture, politica e società” dell’Università di Torino.